Le origini della famiglia Pagliari
Il bisnonno Giuseppe, insieme ai figli Bettino e Dino, conducevano la cascina Valcarenga a Crema specializzata nell’allevamento di vacche da latte.
Erano tempi in cui le famiglie vivevano insieme e la nonna Maria, oltre ad avere l’osteria dei Sabbioni, era indaffarata a sfamare la famiglia numerosa.
Il 1963
Il ’63 è l’anno in cui le famiglie seguono strade diverse.
Il nonno Bettino si trasferisce alla Cascina Fontana a Vigano di Gaggiano, dove alleva vacche e coltiva riso, mentre il fratello Dino si sposta ad Abbiategrasso.
Nel 1964 mamma Teresa e papà Antonio convogliano a nozze e da quel periodo in poi anche il nonno materno Giovanni parteciperà al lavoro aziendale dedicandosi alla cura dei cavalli, che a quel tempo erano i nostri trattori.
E’ alla riseria Il Nibbio di Gaggiano che papà Antonio trova i primi due sacchi di Carnaroli e prova a seminarli nella sua miglior campagna. Il riso carnaroli, ancora sconosciuto, veniva mandato in America ai piloti dell’Aereonautica militare, come regalo natalizio.
Da allora per la nostra famiglia è il riso preferito da coltivare nonostante la serie di difficoltà che si incontrano nelle fasi del processo produttivo (coltivazione, trebbiatura, essiccazione).
Il 1988
Nel 1988 avviene l’ultimo trasferimento a Valle Salimbene, in provincia di Pavia. A Cascina Mezza Motta viene acquistato il terreno indicato per la continuazione e il miglioramento della tradizione risicola.
Negli ultimi anni la figlia Lauretta decide di proseguire il lavoro iniziato dalla famiglia per onorarne la tradizione; al contempo Si apre all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi prodotti.
Il 2022
L’azienda viene affidata al nipote Emanuele che assieme alla figlia Lauretta porterà avanti la coltivazione tradizionale del Carnaroli Classico.
Tramite la realizzazione del sito e-commerce e del laboratorio per la trasformazione dei prodotti agricoli si tenta di portare la qualità dei prodotti agricoli Km0 oltre i confini della provincia di Pavia, lombardi ed italiani.
Con il nuovo passaggio aziendale si continuerà sulla strada dell’innovazione, come l’utilizzo di nuove tecniche agronomiche, e della sostenibilità ambientale ed energetica, come l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.